A seguito del sit-in contro la Ti-Bre tenutosi nei giorni scorsi a Fornovo Taro (PR), alleghiamo video e comunicazione del Coordinamento dei comitati contro le autostrade CR-MN e Ti-Bre.
Ti-Bre, un’autostrada interamente pagata
dai contribuenti e dagli utenti: ecco come
Il
sit-in anti Ti-Bre di domenica al casello dell’A/15 di Fornovo, al quale come comitati abbiamo
partecipato, e che ha avuto una così vasta eco sulla stampa locale, e non solo,
ha
evidenziato come la spontanea adesione dei cittadini-automobilisti al nostro
messaggio
fosse
dettata, in particolare, da un ragionamento molto semplice: cioè dall’aver
appreso che nel giro di pochi anni, otto, il pedaggio di quel tratto di autostrada
appena percorso sarebbe lievitato, per legge, dell’80%. Una cosa evidentemente
e giustamente ritenuta scandalosa.
Il
nostro slogan + PEDAGGI –AMBIENTE= TI-BRE ha fatto breccia ed insieme al
volantino informativo ci ha consentito di spiegare ai tanti automobilisti
increduli il motivo della nostra protesta e cioè che, ancora una volta, con i
soldi dei contribuenti e degli utenti, spesso inconsapevoli, si procede alla
devastazione del territorio con opere definite strategiche (questa lo è
dal 1974 e nessuno ne ha mai avvertito la mancanza) e che, dicono, sempre
“loro”, avrebbero il grosso
vantaggio di essere finanziate dai privati.
In proposito è nota l’iniziativa che come coordinamento
abbiamo promosso nei confronti della Commissione Europea (e tuttora in corso di
verifica) per sollevare la questione degli aiuti di stato che verrebbero
concessi in particolare a questo progetto, e che, grazie alla recente norma sul credito d’imposta porrebbe
a carico dei contribuenti metà del suo costo per un valore di circa 1,7 MLD di
euro.
In
ordine a ciò non abbiamo certo cambiato opinione ed attendiamo fiduciosi
l’esito del confronto avviato con il
Commissario Almunia che, a quanto ci risulta, sta ancora attendendo dal
governo italiano la comunicazione ufficiale circa l’emanazione di questo
provvedimento legislativo per poterlo esaminare nel merito.
Ci
siamo invece convinti di un altro aspetto, che forse non avevamo valutato a pieno nella sua
portata, e cioè l’entità finanziaria derivante da un’altra delle agevolazioni concesse a questo
progetto, ai fini del suo riequilibrio finanziario, e cioè gli incrementi
tariffari garantiti nel periodo 2011-2018 in ragione del 7,5 % annuo (vedi
delibera Cipe del 22 gennaio 2010).
Ebbene, siamo partiti dal dato ufficiale degli introiti da pedaggio
di competenza di Autocisa spa, desunto
dagli atti di bilancio al 31/12/2012, e che per il 2010 era pari ad €
76.402.219,00, e lo abbiamo incrementato, come assentito, del 7,5% annuo fino
al 2018.
Ipotizzando sempre
un’invarianza, per gli anni considerati, dei flussi di traffico
abbiamo applicato, alla stessa cifra
di partenza, l’incremento percentuale medio del 2,91 di cui hanno invece
goduto nel 2012 i restanti concessionari della rete autostradale italiana.
La differenza tra questi due conteggi determinerà un
maggiore introito nelle casse di Autocisa pari ad € 152.701.775,38.
Ipotizzando
poi dal 2015 l’apertura al traffico
del primo tratto del Ti-Bre di 12 km, da Fontevivo a Trecasali, la
conseguente applicazione delle medesime tariffe e calibrando tale voce
di entrata sulla base degli attuali flussi di entrata al casello di Parma
ovest, determinerà un’ulteriore entrata di € 48.584.008,54.
Abbiamo infine sviluppato lo stesso sistema di calcolo
fino al 2031, anno di fine concessione, considerando ora come % di
incremento del pedaggio per il periodo 2019/2031 quello medio del 2,91.
Partendo però da un dato consolidato al 2018 maggiore, in virtù dei benefici
tariffari goduti nel periodo precedente, ecco che si viene a generare un ulteriore
e considerevole beneficio in termini di introiti per le casse di Autocisa pari
ad € 836.203.099,56.
Ebbene questa semplice ed apparentemente innocua manovra
tariffaria, concessa benevolmente dal Cipe con i soldi degli utenti, ha
generato per Autocisa, nel periodo dal 2011 al 2031, una maggiore
entrata complessiva per pedaggi pari ad € 1.037.488.883,48.
Sì,
avete capito bene, si tratta di oltre un miliardo di euro che, se
sommati agli 1,7 miliardi di euro di credito di imposta (cioè di tasse
risparmiate) porta la cifra complessiva degli aiuti pubblici a favore di
tale progetto ad € 2.737.488.883,48.
Cioè il costo dell’intero progetto che la stessa delibera
Cipe del 22/1/2010 determinava in € 2.730.965.654,50.
Così
un progetto che doveva essere interamente finanziato dalla società
concessionaria, cioè dai privati, risulta invece interamente finanziato con i
soldi dei contribuenti e degli utenti.
Ma non è ancora detta l’ultima parola!!!
Piadena,
lì 3/8/2013
p.
Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre
(Cesare
Vacchelli)
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