mercoledì 25 febbraio 2015

Nasce il coordinamento lombardo di “Salviamo il Paesaggio”

Nello spirito indicato dal Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i Territori”, alcuni comitati locali della Lombardia si sono incontrati per dar seguito e sostanza all’esigenza diffusa di dotarsi di uno strumento e soprattutto di un ambito in cui riconoscersi, condividere esperienze e conoscenza che ognuno ha vissuto e maturato nel luogo in cui vive.

L’assemblea tenutasi il 24 Gennaio 2015, presso la sede dell’Ecoistituto della Valle del Ticino a Cuggiono, è stata un’assemblea costituente che ha ufficializzato la nascita del “Coordinamento dei comitati locali della Lombardia Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i Territori”.

Pur non avendo potuto essere presenti all'incontro vogliamo riportare l'articolo dal sito nazionale e la presentazione del coordinamento regionale.

lunedì 16 febbraio 2015

Appello Regionale per la tutela dei corsi d'acqua

Pubblichiamo l'appello regionale a tutela dei corsi d'acqua propoto da Amici Pescatori Sportivi Braone, che abbiamo sottoscritto come coordinamento locale del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori.

Ulteriori informazioni sul blog dell'A.P.S. Braone.




INTRODUZIONE
Quando si parla di energia, si tocca sempre un tasto dolente, in quanto essa è una necessità per l'uomo ma per ottenerla sembra si debba essere costretti a compromettere l'ambiente in qualche modo e in qualche forma. Esistono molti modi per produrre energia, alcuni con effetti decisamente negativi per l'ambiente, altri che riescono a raggiungere un buon compromesso fra produzione e rispetto ambientale. Uno fra questi metodi è senz'altro l'idroelettrico, ovvero sfruttare la forza motrice dell'acqua per muovere turbine in grado di generare energia elettrica. Apparentemente questo risulterebbe un metodo ottimale, in quanto non rilascia sostanze dannose all’ambiente, se però non prevalesse la mentalità del profitto, il mero interesse economico. Questa ultima logica ha trasformato nel tempo, quella che potenzialmente era una fonte di energia ecologica in una fonte di devastazione territoriale, prosciugando l'alveo dei torrenti e compromettendo in modo permanente l'ambiente naturale. Le normative vigenti, che apparentemente sembrerebbero molto restrittive e dettagliate, in pratica permettono a chiunque di prelevare acqua per deviarla in turbine ubicate spesso lontano dalla zona di prelievo e di poterne sfruttare la forza di caduta. Il risultato è evidente e sotto gli occhi di tutti: torrenti in secca perenne o ridotti a rivoli stagnanti, invece che fonte di vita, con fauna ittica e flora variegata, con acqua limpida e potabile. È ancora sopportabile tutto questo?
LEGISLAZIONE
Eppure la legislazione vigente sembrerebbe impedirlo: sia normative Europee , sia quelle Italiane sia quelle regionali come ad esempio il Regolamento Regionale 28 marzo 2006 , Primo Supplemento Ordinario al N° 13, alla lettera “p” dell' all’ articolo. 2 definisce testualmente;

deflusso minimo vitale (DMV): deflusso che, in un corso d’acqua naturale, deve essere presente a valle delle captazioni idriche al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interessati;

Potremmo continuare con decine di leggi ed articoli , districandoci nei meandri contorti della legislazione vigente e dovremmo prender atto che le intenzioni sono sulla carta, decisamente a favore dell'ambiente e definiscono senza ombra di dubbio che il DMV rappresenta il minimo valore della portata da lasciare sempre defluire nell’alveo a valle delle opere di presa per garantire la continuità idraulica del corso d’acqua e quindi la tutela delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque, nonché la conservazione e il benessere delle specie naturali caratteristiche dell’ecosistema acquatico. E’ indubbiamente una questione di interesse pubblico che sia garantito il rispetto della normativa del DMV per assicurare la salvaguardia ambientale dei corsi d’acqua. Di fatto però le intenzioni vengono travisate con articoli e paragrafi, messi lì apposta per essere interpretati, per essere manipolati a piacimento e in nome del profitto. Ecco perché una moltitudine di associazioni non solo ambientaliste chiedono che venga rispettato il nostro bisogno primario; l'Acqua e l'ambiente, realtà irrinunciabili e non barattabili con alcuna forma di monetizzazione.
CONSIDERAZIONI
L' A.P.S. Braone ricordando l'esistenza dell'art 38 del predetto Regolamento Regionale regionale che dice; . La concessione può essere oggetto di revoca anche parziale da parte dell’autorità concedente, in qualunque momento, qualora venga accertata la sopravvenuta incompatibilità della concessione con gli obiettivi di qualità e di valorizzazione del corpo idrico interessato.
2  La revoca non dà luogo a corresponsione di indennizzo, fatta salva la riduzione del canone di concessione in caso di revoca parziale.”.

Considerando che, nonostante le sistematiche criticità idriche locali, non ci risulta che le autorità concedenti abbiano mai revocato concessioni di sorta nonostante il conclamato non sussistere delle condizioni minime di qualità e valorizzazione di nostri corsi d'Acqua.
CHIEDE
Visto quanto sopra illustrato, si chiede una piccola ma sostanziale modifica del precedentemente citato articolo 38, ovvero prevedere l'obbligo della revoca della concessione (e non più una mera possibilità che non si attua mai) laddove venga accertata la carenza delle condizioni previste dalla definizione di DMV della stessa legge sostituendo semplicemente una sola parola, ovvero che l'articolo venga cambiato come segue;

 “. La concessione deve essere oggetto di revoca anche parziale da parte dell’autorità
concedente, in qualunque momento, qualora venga accertata la sopravvenuta incompatibilità della concessione con gli obiettivi di qualità e di valorizzazione del corpo idrico interessato.
2  La revoca non dà luogo a corresponsione di indennizzo, fatta salva la riduzione del canone di concessione in caso di revoca parziale.”.

Piccolo ma sostanziale cambiamento. Si precisa che gli scriventi , non sono contro l'utilizzo della risorsa idrica ad uso idroelettrico, chiedono semplicemente di trovare un compromesso che non alteri l'ecosistema. Non possono reggere le giustificazioni finanziarie e occupazionali di fronte agli scempi perpetrati dalla mano dell'uomo sul territorio .. Le associazioni tutte, vogliono essere chiare: non sono contro l'utilizzo della risorsa idrica ad uso idroelettrico, chiedono semplicemente che si trovi un equilibrio che non comprometta il territorio. Non sono accettabili le sole giustificazioni di carattere economico e occupazionali. L'ambiente ci ha dato tanto in passato, prosegue a farlo nel presente e vogliamo che continui a farlo ancora nel futuro ... e lo fa senza chiederci niente in cambio se non il rispetto.

Non ci stancheremo mai di ripetere che: L’ACQUA E’  VITA!

"Dio perdona sempre, l'uomo a volte, la natura MAI"   (Papa Francesco 20/11/2014)
Il Presidente A.P.S. Braone
Prandini Claudio
http://aps-braone.blogspot.it/

per sottoscrivere il documento contattare l' A.P.S. Braone

martedì 10 febbraio 2015

Rinvio del Coordinamento Regionale Terre Nostre

Vi informiamo che il Coordinamento Regionale Terre Nostre (no biogas e no biomasse) previsto per sabato scorso è stato rinviato di una settimana a seguito dell'intensa nevicata che ha colpito il Cremonese tra giovedì 5 e venerdì 6 Febbraio. Il luogo e l'orario rimangono invariati. L'appuntamento è quindi previsto per

sabato 14 febbraio, ore 14:30, presso l'Auditorium di via Marchi a Vescovato

Un'occasione di incontro per tutti i comitati della Lombardia per un aggiornamento e una condivisione delle azioni future. Saranno presenti il Prof. Michele Corti e altri esperti qualificati.

giovedì 5 febbraio 2015

Coordinamento regionale Terre Nostre

Vi informiamo che

sabato 7 febbraio, ore 14:30, presso l'Auditorium di via Marchi a Vescovato

si terrà il Coordinamento Regionale Terre Nostre (no biogas e no biomasse).


Un'occasione di incontro per tutti i comitati della Lombardia per un aggiornamento e una condivisione delle azioni future. Saranno presenti il Prof. Michele Corti e altri esperti qualificati.