giovedì 22 novembre 2018

Lombardia stop glifosato


ISTANZA ALLA REGIONE LOMBARDIA, ALLA CITTA’ METROPOLITANA, AL COMUNE DI MILANO



LOMBARDIA STOP GLIFOSATO


Alla fine del 2017, nonostante 1.300.000 firme raccolte contro, la Commissione europea ha prorogato l'utilizzo del glifosato per altri 5 anni.

Questo pesticida è uno dei più diffusi nel mondo, è fondamentale nelle produzioni di soia OGM ed è anche tra i più venduti in Italia, dove viene largamente impiegato sia in agricoltura che in altri ambiti.

Per lo Iarc (Agenzia internazionale ricerca sul cancro) si tratta di un probabile cancerogeno ed esistono forti evidenze di effetti come “interferente endocrino”.
Il Pan (Piano d’Azione Nazionale sull’uso sostenibile degli agrofarmaci), in vigore dal 2014, regola l’impiego dei prodotti fitosanitari e fornisce indicazioni per ridurne l’impatto nelle aree agricole, nelle aree extra agricole (aree verdi urbane, strade, ferrovie, ecc..) e nelle aree naturali protette.

Il Decreto Interministeriale del 10/3/15 raccomanda a sua volta di individuare misure per la riduzione dei rischi derivanti dall'uso dei prodotti fitosanitari, ai fini della tutela dell'ambiente acquatico, dell'acqua potabile e della biodiversità, attraverso la loro limitazione-sostituzione-eliminazione.

In Lombardia vengono monitorati da alcuni anni il glifosato e il suo metabolita AMPA nelle acque superficiali e profonde dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che li ha rinvenuti con elevata frequenza.

Tra i provvedimenti adottati in Regione:
-divieto d’uso nei parchi aperti al pubblico e negli ambiti sanitari
-riduzione progressiva negli anni dell’impiego in agricoltura, escludendo da questa riduzione le aziende che aderiscono ai programmi di agricoltura conservativa (cosiddetta agricoltura blu)
NESSUNO di questi provvedimenti è risolutivo.

RECENTEMENTE hanno richiamato l'ATTENZIONE due fatti:
-il rapporto dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) del 2018 sullo stato delle acque
-la sentenza della Corte della California l'estate scorsa
Nel Rapporto ISPRA si documenta che nelle acque il glifosato e il suo metabolita sono i composti che presentano il maggior numero di casi di superamento dei limiti, con una concentrazione di criticità lungo l’intera pianura Padana.
La sentenza della Corte della California ha condannato Monsanto (ora Bayer), produttrice del glifosato, a risarcire un giardiniere malato terminale di tumore che usava erbicidi a base di glifosato, sancendo ufficialmente il nesso di causa-effetto tra impiego di glifosato e lo sviluppo di tumori.

In Italia è attiva da anni la campagna Stop Glifosato portata avanti da molte associazioni ambientaliste e di difesa della salute umana: ora riteniamo che sulla base dei nuovi eventi sopra riportati, sia il momento per un rilancio delle iniziative.

Basandoci sul presupposto che per il rispetto dell'ambiente e della vita in tutte le sue forme, debbano sempre prevalere i principi di PREVENZIONE E PRECAUZIONE su ogni altro interesse, chiediamo alla Regione Lombardia, alla Città metropolitana e al Comune di Milano di estendere nell'immediato il DIVIETO di utilizzo del glifosato in ogni ambito, promuovendo economicamente nel contempo l’adozione di metodi di produzione più attenti all’ambiente, come l’agricoltura biologica la cui crescita è condizionata sia dalla spinta del mercato sia dai sostegni economici previsti dalla legislazione.

martedì 13 novembre 2018

Immondezza - La bellezza salverà il mondo


Durante la “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti” (SERR) e nell'ambito dell'implementazione delle azioni pilota selezionate nel progetto UrbanWINS, in particolare l'azione riguardante il "Miglioramento degli stili di vita", il Comune di Cremona propone la proiezione del documentario “Immondezza”- La bellezza salverà il mondo”, in programma il prossimo 19 novembre presso il Cinema Filo alle ore 21.

La SERR, in programma dal 17 al 25 novembre, che quest'anno avrà come tema i "rifiuti pericolosi", è una campagna di comunicazione ambientale europea che promuove azioni concrete e creative, che hanno come obiettivo la riduzione dei rifiuti. L'iniziativa rappresenta una consolidata realtà che ha registrato negli anni una crescente partecipazione di Amministrazioni, istituti scolastici, associazioni/ONG, imprese e altri ancora.

Il documentario, già proiettato al mattino del 19 novembre per le classi del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, è opera del regista italiano Mimmo Calopresti, finalista in svariati festival mondiali e vincitore dell'Awarness Award all'Awarness Film Festival di Los Angeles.
Obiettivo del racconto cinematografico è quello di sensibilizzare la popolazione e i media sul fenomeno dell'abbandono dei rifiuti in strada e in mare, nonché di testimoniare le filiere virtuose di gestione e trattamento dei rifiuti.
Filo conduttore del lavoro è l’ambiente da rispettare, raccontare e promuovere, con un focus sull’impegno nella raccolta dei rifiuti per strada. Nel documentario la parte istituzionale si fonde con la parte più emozionale, restituendo allo spettatore un racconto appassionante, sia per il tema trattato sia per il linguaggio adoperato. "Immondezza" è quindi un viaggio nel Sud dell’Italia, tra bellezza e rifiuti. Dal Vesuvio all’Etna attraversando ‘di corsa’ Parchi e Comuni, montagne e spiagge, pulendo quello che altri hanno sporcato: 350 chilometri di panorami mozzafiato fanno da sfondo all’impegno del runner Roberto Cavallo, protagonista della pellicola, contro il littering. Per un cammino - Keep Clean and Run - all’insegna della fatica e dell’incontro con chi combatte le mafie, con chi accoglie i profughi e con chi ama la propria terra.
Al titolo "Immondezza" è stato aggiunto il sottottitolo " la bellezza salverà il mondo " come contrappasso per rendere ancora più chiaro il messaggio del documentario stesso. La speranza di un futuro migliore deve sempre animarci e richiamarci alle nostre responsabilità.