lunedì 29 maggio 2017

No all'approvazione del CETA - Stop TTIP Italia si mobilita per l'arrivo di Trudeau



Il presidente canadese sarà martedì a Roma per promuovere il CETA. La società civile lancia una mobilitazione sul web per chiedere al Parlamento di respingere l’accordo UE-Canada dannoso per l’ambiente e l’economia.

ROMA, 29 MAGGIO 2017 – Una valanga di tweet sul Parlamento per chiedere un NO fermo alla ratifica del CETA, l’accordo UE-Canada gemello del TTIP. È il programma di martedì 30 marzo, quando dalle 10 il presidente canadese Justin Trudeau sarà ospite alla Camera di un convegno sulle migrazioni. Per quell’ora gli attivisti della Campagna Stop TTIP Italia, insieme ai sindacati e alle organizzazioni ambientaliste, daranno vita ad un tweetstorm sul web per chiedere a deputati e senatori di prendere una posizione contraria al CETA [Ecco come partecipare].

«Il premier Trudeau viene a vendere ai nostri parlamentari un accordo tossico – dichiara Monica di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP – Chi ne ha letto tutte le 1600 pagine sa bene che al suo interno vi sono gravi rischi per l’agricoltura, il Made in Italy, i servizi pubblici, l’ambiente e l’occupazione. Il CETA, come il TTIP, è un trattato che fa della deregolamentazione obiettivo centrale: un approccio che mette il business di poche grandi imprese davanti ai diritti dei lavoratori e alla qualità dei prodotti».

L’appello è dunque ai parlamentari che, spiega Di Sisto «sono chiamati ad esprimere un giudizio determinante su questo accordo, negoziato nelle segrete stanze e poi venduto come un pacchetto chiuso e non emendabile. Di fronte alle modalità di negoziazione non trasparenti e ai rischi concreti presenti nel testo, ci aspettiamo che al momento del voto prevalga un chiaro NO al CETA. In caso contrario, le prossime elezioni saranno una Caporetto per chi avrà sostenuto accordi che violano l’interesse pubblico».

«Non sono riusciti con il TTIP, fermato dalla mobilitazione popolare, e ci provano con il CETA - aggiunge Marco Bersani, tra i coordinatori di Stop TTIP Italia - Diritti, beni comuni, servizi pubblici e agricoltura di qualità non sono in vedita. I parlamentari sappiano che il loro compito è rappresentare l'interesse generale e non quello delle multinazionali. Non rinunciamo alla democrazia».

«La visita di Trudeau in Italia poteva essere l'occasione per aprire un dibattito istituzionale sul CETA - dichiara Elena Mazzoni, tra i coordinatori di Stop TTIP Italia - Un dibattito che coinvolgesse gli stakeholders finora esclusi: associazioni, sindacati, movimenti e cittadini. Invece è un'altra occasione mancata e si profila la probabile ratifica del Trattato senza una discussione democratica e plurale. Per questo la Campagna italiana continuerà nel suo costante lavoro di informazione e pressione insieme ai cittadini».

Campagna Stop TTIP Italia

Web – www.stop-ttip-italia.net |

giovedì 11 maggio 2017

Casalmaggiore: firma per vietare il glifosato

Sabato 13 Maggio dalle 9 alle 12:30 in Piazza Garibaldi a Casalmaggiore si terrà la raccolta di firme per vietare l'utilizzo del glifosato.

FIRMA PER VIETARE IL GLIFOSATO - Iniziativa dei cittadini europei (ICE): vietare il glifosato e proteggere le persone e l'ambiente dai pesticidi tossici
Si invita la Commissione europea a proporre agli Stati membri l'introduzione di un divieto di utilizzare glifosato, a riformare la procedura di approvazione dei pesticidi e a fissare obiettivi di riduzione obbligatori al livello dell'UE per quanto riguarda l'uso dei pesticidi.

Vietare gli erbicidi a base di glifosato, una sostanza messa in relazione con il cancro negli esseri umani e con il degrado degli ecosistemi; garantire che la valutazione scientifica dei pesticidi per l'approvazione regolamentare dell'UE si basi unicamente su studi pubblicati, che siano commissionati dalle autorità pubbliche competenti anziché l'industria dei pesticidi; fissare obiettivi di riduzione obbligatori per l'uso dei pesticidi al livello dell'UE, in vista di un futuro senza pesticidi.