AUTOSTRADA
REGIONALE CR-MN
10
domande al presidente di Stradivaria Spa
1.
Ad
oltre dieci anni dalla prima conferenza di servizio e dopo un lungo silenzio,
intervallato solo da annunci a mezzo stampa, puntualmente disattesi, ora, pare,
verrà convocata la seconda e decisiva
conferenza di servizio relativa al progetto definitivo dell’autostrada Cr-Mn. Come mai questa accelerazione proprio ora
che la Regione ha deciso di non
stanziare alcuna risorsa per il progetto autostradale nel proprio bilancio
2014/2016?
2. A questa mancanza di risorse si
aggiungono anche i vincoli di bilancio del patto di stabilità, che impediranno
comunque di stanziarle anche nei prossimi anni. Come sarà possibile realizzare entro il 2016 il primo lotto di 14 km
dal costo di circa 200 mln e finanziato per 108 mln di euro con il previsto
contributo regionale?
3.
Nelle
recenti dichiarazioni dei principali attori di questo progetto (Regione, Ilspa,
Stradivaria) c’è stato un reciproco
riconoscimento del lavoro sin qui
compiuto. Come si inquadra in
questo contesto la dichiarazione del d.g. di Stradivaria dott. Acerbi che su Mondo
Padano del 3/1/2014, rivolgendosi al presidente di Ilspa, si spinge a
sottolineare come alla Regione convenga di più contribuire alla realizzazione
del progetto, con il previsto contributo di 108 mln di euro, che accollarsi, in
caso contrario, la penale contrattuale pari a 120 mln di euro?
4. Lei presidente, in occasione della
riunione congiunta delle commissioni Garanzia e Territorio della Provincia di
Cremona del 16/7/2012, ha dichiarato quanto segue: “Il problema è che oggi non
sono garantiti volumi di traffico sufficienti per sostenere il piano
economico-finanziario”. Considerato
che i flussi di traffico sulla
rete autostradale italiana continuano ad essere in netto e costante calo (nel
2012 sulla A/21 -7,2%), mentre nel piano economico-finanziario della Cr-Mn sono
previsti sempre in crescita, come
ritiene di poter riequilibrare tale piano?
5.
Nell’agosto
scorso, ben 48 soggetti, tra cui sindaci, associazioni agricole ed ambientaliste,
forze politiche, consiglieri regionali e parlamentari hanno sottoscritto un
documento in cui si chiede una moratoria nell’iter decisionale per riesaminare
la reale necessità di portare a compimento questo impattante ed oneroso progetto,
attraverso un aggiornamento
del precedente studio sui flussi di traffico commissionato alla società
Polinomia. Qual è la posizione della sua società in proposito?
6.
Considerato che, rispetto ad un presunto disegno
strategico che vedeva l’autostrada
Cr-Mn inserita nel “corridoio 5 Lisbona a Kiev” (circostanza smentita dalla CE in ben due documenti
ufficiali), ora, a parte i
tempi in cui si prevede di realizzare l’opera in questione ed il drastico
ridimensionamento dei lavori previsti nella prima fase, è venuta meno anche l’ipotesi della prosecuzione ad est del progetto con
sbocco ai porti dell’adriatico. L’autostrada Nogara-mare infatti non si
congiungerà più alla Cr-Mn all’altezza di Castel d’Ario, bensì
all’autostrada A/22 a nord di Nogarole Rocca. Questo fatto, insieme alla
realizzazione della quarta corsia dell’autostrada A/4 ed all’avanzato stato di
realizzazione dell’autostrada Cispadana, avranno come conseguenza una notevole
e ridotta capacità di attrazione di traffico da parte della Cr-Mn, i cui flussi
di traffico previsti erano già molto
deboli ed incerti ed ora ulteriormente ridimensionati dal calo generalizzato
del traffico autostradale. Quale
importanza strategica e valenza trasportistica ritiene di poter attribuire oggi
a questo progetto?
7.
La
società Centro Padane spa, che controlla la vostra società con il 59,2% delle
azioni, ha avviato un contenzioso con lo stato per vedersi riconosciuto il
valore di subentro per la concessione dell’A21 pari a circa 260 mln di €. In
attesa di ciò alla stessa società è stato riconosciuto per il 2014 un
aggiornamento della tariffa autostradale del 8,01% (al secondo posto nella
classifica degli incrementi). Secondo molti autorevoli organismi questi
incrementi sono del tutto ingiustificati, ancorchè la media degli incrementi
concessi sia stata del 3,9%. Da un nostro calcolo se continuerà per alcuni anni
questo trattamento di favore, saranno gli utenti della strada a portare, entro
il 2027, nelle casse di Centro Padane questo indennizzo che lo stato e pensiamo
nessun altra società subentrante sarà in grado di garantire. Dal momento che lo stesso d.g. di Ilspa,
Rognoni, ha dichiarato (Mondo Padano del 3/1/2014) che il vero problema della
Cr-Mn è il nodo della concessione dell’A21, dalla cui gara Centro Padane è
stata esclusa, come commenta questa situazione?
8. Il Coordinamento dei Comitati contro
le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre ed il Coordinamento dei Comitati Ambientalisti
Lombardia, con l’assistenza dell’avv. Umberto Fantigrossi, hanno inviato ad
Ilspa, il 15/10/2013, apposita “Istanza di avvio del procedimento ex lege
n.241/90 di decadenza del
concessionario Stradivaria spa dell’autostrada Cr-Mn ai sensi dell’art. 36
della concessione”. Che cosa
risponde in proposito?
9.
Lo IARC (l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS), ha
stabilito che l’inquinamento atmosferico è tra i più diffusi agenti
cancerogeni ambientali.
Dall’Agenzia
Europea per l’Ambiente (EEA),
risulta che l’Italia viola i limiti
di quasi tutti gli inquinanti atmosferici previsti dalla normativa
Europea, esponendo le
popolazioni che risiedono nelle aree
urbane italiane, in particolare quelle della Pianura Padana, ad
inaccettabili livelli di inquinanti dell’aria. L’IPCC,
l’organismo scientifico delle Nazioni Unite, ha reso noto che i cambiamenti climatici prodotti dall’attività
umana hanno raggiunto un livello tale di gravità che restano a disposizione solo 10 anni per salvare il pianeta da
scenari catastrofici. Non ritiene che di
fronte a questa situazione drammatica, in cui c’è bisogno dell’impegno forte di
tutti, anche la società che lei presiede dovrebbe porsi con urgenza il tema
del cambiamento della propria “Mission”?
10. Per
la salute del Pianeta e per quella dei cittadini, chiediamo che le scarse risorse disponibili
vengano destinate ad opere infrastrutturali ferroviarie che contribuiscano a
togliere veleni dall’aria e che ci rendano un paese veramente moderno.
Declinare questo inderogabile ed urgente
impegno per il nostro territorio significa:
·
portare
a compimento il Ti-Bre ferroviario,
per collegare i porti dell’alto Tirreno con il cuore dell’Europa;
·
potenziare la linea ferroviaria
Mn-Cr-Mi per
collegare in modo razionale ed efficiente queste comunità;
Queste opere importanti e necessarie che
non hanno i fondi per essere portate a termine sono opere che si accordano
pienamente con i nuovi programmi Ten per il trasporto Europeo che puntano tutto
sulla ferrovia. Ritiene impossibile unire le potenzialità di Società come
Centro Padane spa e Autocisa spa che
abbandonando i relativi progetti autostradali puntino invece al completamento
delle due opere suddette? Siamo consapevoli che si tratta di un lavoro immane
che implica un grande sforzo di progettazione, diplomatico e politico che dovrà
interessare istituzioni Italiane e comunitarie, al fine di ridisegnare il ruolo
di queste società, ma alla fine riusciremo a preservare le Società ed il loro
valore in termini di conoscenza e occupazione, avremo due opere finalmente
portate a termine e un capitale paesaggistico ed agricolo preservato dalla
cementificazione.
MENO AUTOSTRADE
PIU’ FERROVIE – NO ALLA CR-MN e TI-BRE
8 gennaio 2014
Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre -
Associazione Persona-Ambiente - Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
- Salviamo il Paesaggio Cremonese Cremasco
e Casalasco – Associazione Noi Ambiente e Salute
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