venerdì 18 marzo 2016

Discarica di Grumello: appello alla Provincia

Dopo il Consiglio Comunale sulla discarica di inerti di ieri sera, a Grumello prosegue la mobilitazione contro il progetto di Cremona Ecologia. Un altro gruppo di cittadini ha scritto una richiesta alla Provincia di Cremona in cui si chiede di non concedere l'Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA). Nella richiesta vengono elencate alcune criticità, come il fatto che il proponente chieda deroga relativamente alle caratteristiche del percolato. Altre problematiche, da noi già evidenziate, riguardano l'incompatibilità con la prevista destinazione agricola dei terreni interessati dall'attività estrattiva, l'inserimento di una porzione dell'area stessa nelle aree esondabili ai fini del Piano Gestione Rischio Alluvioni, il rischio del manenimento dell'attività di trattamento dei rifiuti anche oltre quella del conferimento in discarica. Viene infine nuovamente richiesta un'analisi complessiva e strategica sullo smaltimento dei rifiuti dell'acciaieria Arvedi a livello sopralocale.

La raccolta firme verrà organizzata nei locali comunali nelle date seguenti:

sabato        19 marzo           dalle ore 8,30      alle ore 13           a Grumello

sabato        19 marzo           dalle ore 14         alle ore 16           a Zanengo

domenica   20 marzo           dalle ore 9           alle ore 11           a Farfengo

giovedì       24 marzo           dalle ore 13         alle ore 18           a Grumello

sabato        2 aprile              dalle ore 8,30      alle ore 13           a Grumello



Di seguito il testo della richiesta.




DICIAMO “NO” ALL’IMPIANTO DI TRATTAMENTO RIFIUTI E ALLA DISCARICA IN LOCALITA’ ANGIOLINA – GRUMELLO CREMONESE

I cittadini di Grumello Cremonese ed Uniti e dei Comuni limitrofi sono seriamente preoccupati dalla prospettiva di veder realizzato in località Angiolina (comune di Grumello Cremonese) un impianto di trattamento di rifiuti pericolosi e no, con annessa discarica di rifiuti non pericolosi, a servizio delle attività del Gruppo Arvedi. Per tale impianto la Provincia di Cremona, in sede di V.I.A. ha espresso parere di compatibilità ambientale positivo con prescrizioni (decreto n°194 del 23/12/2015), mentre la procedura A.I.A. è tuttora in corso.
I cittadini sono preoccupati per l’impatto che la realizzazione di una discarica da 717000mc e di un impianto in grado di trattare 165ton/giorno in linea inertizzazione e 150ton/giorno in recupero metalli di rifiuti, con un traffico stimato di 40 autocarri in ingresso e uscita al giorno, potrà avere su ambiente, falda e, di conseguenza, sulla salute dei cittadini, a causa di rumore, produzione di polveri e percolato, possibile emissione di odori e biogas, e per la presenza nell'impianto di sostanze altamente inquinanti. Tale preoccupazione viene amplificata dal fatto che il proponente chieda deroga relativamente alle caratteristiche del percolato, proponendo, per le concentrazioni di alcune sostanze negli eluati, limiti anche superiori al triplo dei valori previsti nelle tabelle di riferimento del DM 27/09/2010, in contrasto con quanto previsto dall’art. 10 del medesimo decreto.
I cittadini non vogliono veder alterato per sempre l’ambiente circostante, con la creazione, al posto della cava esistente (attualmente in esaurimento), di una collina artificiale alta quanto un palazzo di cinque piani, il tutto a qualche decina di metri da un’abitazione privata e a poche centinaia di metri in linea d’aria da alcune aziende agricole e dal paese. In caso di realizzazione dell’impianto sarà infatti impossibile la restituzione dell’area all’uso agricolo, in contrasto con la vocazione naturale della zona e con quanto previsto dagli strumenti di pianificazione vigenti.
Nello studio specialistico commissionato dall’Amministrazione Comunale di Grumello erano state individuate alcune condizioni classificabili come “escludenti” ai sensi del Piano Regionale Gestione Rifiuti entrato in vigore a luglio 2014. I cittadini sono indignati per il fatto che non sia ancora stata valutata la sussistenza di tali condizioni escludenti, tenendo anche presente che, in base alla Sentenza del Consiglio di stato n°313 del 2015, si debba considerare la normativa vigente all’atto del rilascio di un’autorizzazione e non quella vigente all’inizio dell’iter approvativo. Temono che questo fatto possa agevolare il proponente, soprattutto per quanto riguarda l’inserimento di una parte dell’area nelle planimetrie delle aree esondabili valide ai fini del Piano Gestione Rischio Alluvioni adottato in data 17/12/2015. Il proponente ha infatti dichiarato di voler chiedere la revisione, in suo favore, delle planimetrie delle aree esondabili che stanno per entrare in vigore, alle quali invece le Amministrazioni sono state invitate ad attenersi in via precauzionale.
I cittadini temono che il proponente, in caso di rilascio dell’autorizzazione, mantenga in funzione l’impianto di trattamento dei rifiuti oltre la chiusura della discarica, come dichiarato nel progetto ma in aperto contrasto con le disposizioni del PRGR e con la nota provinciale del 17/07/2015 prot. 77329.
Per le motivazioni sopra riportate, e a sostegno del parere negativo espresso dall’Amministrazione Comunale in sede di Conferenza dei Servizi (si veda la Delibera di Giunta n.91 del 14/11/2015, nella quale sono ribaditi gli elementi ostativi alla realizzazione dell'impianto), i cittadini dicono NO alla realizzazione dell’impianto di recupero e della discarica in località Angiolina. Vi chiedono pertanto di non concedere l’Autorizzazione Integrata Ambientale, e, consapevoli del fatto che non è possibile pensare di utilizzare ogni depressione nella zona a nord del Po per interrare scarti industriali, vi chiedono di attivarvi affinché il Gruppo Arvedi chiarisca che azioni sta mettendo in atto per ridurre al minimo il conferimento in discarica dei rifiuti prodotti nelle sue aziende e quanto sta investendo per raggiungere questo obiettivo.
I migliori posti di lavoro sono quelli creati per minimizzare la produzione di rifiuti, non quelli per interrarli.

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