Riceviamo dal Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia il seguente aggiornamento sull'iter del Piano di Emergenza Esterna relativo alla centrale e al centro di stoccaggio di gas metano di Bordolano. La questione degli stoccaggi di gas interessa un'ampia porzione dell'area più settentrionale della nostra provincia.
Cari Amici,
il 12 aprile 2013 il comune di Bordolano informa,
sul suo sito internet, di aver ricevuto la Bozza del Piano di Emergenza Esterna,
Piano di E. E. appena redatto dalla Prefettura di Cremona dopo che dal
luglio 2010 sono infunzione gli impianti del Cluster B senza alcun Piano di
Emergenza Esterna dove nei mesi di marzo ed aprile 2013 le società
Halliburton e Schlumberger hanno "lavorato con le loro tecnologie" alla
perforazione dei primi 4 pozzi (sui 7 previsti dal Progetto Bordolano Centrale e
stoccaggio metano del 2008 di Stogit). Gli altri tre pozzi dovrebbero essere
perforati nell'area del Cluster A che è confinante al Pozzo Bordolano 4.
Tutte queste operazioni e struttrue metanifere
Cluster A e nuovi 4 pozzi, centrale stoccaggio da 52 MW, cluster A e 3 nuovi
pozzi sono localizzati a confine (1 km circa) con la sorgente sismogenica ITCS
002 capace di generare in ogni suo punto sismi di magnitudo 6.1 (Friuli 1976 -
Magnitudo 6.3).
L'area di stoccaggio del metano per 1 miliardo e
200 milioni di m3 a ciclo (sei mesi di immissioni a 240 bar, alternati a sei
mesi di estrazioni, così per tutti i 40 anni di durata della concessione a
Stogit) si estende sotto 16 Comuni nelle province di Cremona (11 Comuni) e
Brescia (5 Comuni), sotto il Parco Oglio Nord in un'areaa di 135 kmq abitata da
55.000 persone.
Ora, la Bozza di Piano di Emergenza Esterna
arrivata il 12 aprile al Comune di Bordolano doveva essere illustrata
a cura del Comune e della Prefettura di Cremona in una assemblea pubblica.
Gli abitanti di Bordolano avevano tempo fino al 12
maggio per presentare le loro osservaizoni alla Bozza di Piano di Emergenza
Esterna.
Alla data di oggi 9 maggio 2013 l'assemblea
pubblica di informzione non è ancora stata fatta!
Non solo. la Bozza del Piano di Emergenza Esterna
prende in esame con un cerchio nero dal raggio di 1 km la sola zona del Cluster
B dove si stanno perforando i quattro nuovi pozzi, "dimenticando" l'area della
Centrale di stoccaggio e l'area del Clluster A con tre nuovi pozzi, confinante
con il Pozzo Borodlano 4 dove il PGT di Bordolano prevede un Ambito di
Trasformazione Urbana (ATR1) a soli 100 metri dai citati nuovi pozzi e dal Pozzo
Bordolano 4.
In mancanza di altre segnalazioni da parte delle
Istituzioni, abbiamo provato a disegnare con cerchi rossi la'rea di
attenzione e a perimetrare in rosso l'area della centrale di
stoccaggio.
Ci chiediamo se le norme della Direttiva Seveso
Dlgs 334/1999 sono rispettate e quale sarà il futuro degli abitanti di
Bordolano, della loro sicurezza e delle loro attività.
Ci chiediamo chi devono ringraziare per
averli costretti a vivere in un'area a rischio di incidente
rilevante.
Ezio Corradi
Vicepresidente Coordinamento Comitati
Ambientalisti Lombardia
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