La Provincia di Cremona è in testa in Italia per numero di centrali a biogas e biomasse: erano 135 quelle già autorizzate alla data del 27 Settembre 2012. C'è però chi vuole approfondire la conoscenza sui rischi e sulle controindicazioni derivanti da una così massiccia presenza di tali impianti. A Trescore Cremasco si è da poco costituito il comitato Avvelenati senza volerlo: in paese si è già creato un caso a seguito dell'identificazione da parte dei Carabinieri di alcuni componenti che assistevano - con atteggiamento composto, secondo quanto riferito dalla stampa locale - al Consiglio Comunale. Il comitato ha convocato un assemblea pubblica per il prossimo Martedì 7 Maggio. Di seguito il volantino dell'evento ed il testo della proposta di mozione sulle Fonti di Energia Rinnovabile (FER) in ambito agricolo che abbiamo presentato circa un anno fa a tutti i sindaci della Provincia (e che è stata accolta da 6 comuni).
Gentili signori
sindaci, presidenti dei consigli comunali, capi gruppo e consiglieri tutti,
vi scriviamo come
articolazione locale della rete nazionale Salviamo il paesaggio- Difendiamo i
territori, alla quale ad ora, in tutta Italia, hanno aderito 588
associazioni/comitati e migliaia di cittadini. Trovate in allegato una bozza di
mozione che vi chiediamo di porre all’ordine del giorno, discutere ed approvare
quanto prima vi fosse possibile. Con il documento che portiamo alla vostra
attenzione abbiamo voluto interpretare le preoccupazioni di molti residenti
della nostra Provincia i quali vedono non senza sconcerto che sempre più terra
fertile viene sottratta alla sua naturale(e tradizionale) vocazione di
produttrice di alimenti per uomini ed animali con devastanti conseguenze anche
sul paesaggio rurale. Imprese e società interessate alla produzione elettrica
da energie rinnovabili ed alla mera speculazione finanziaria sempre più
frequentemente sottraggono campi ad agricoltori ed allevatori o per farne distese
di silicio o per coltivarli a “carburante”. Pienamente convinti che si
debba perseguire con decisione la strada della riduzione di emissioni
atmosferiche inquinanti, pensiamo che ciò non debba avvenire a scapito di una
risorsa sempre più scarsa e preziosa quale il suolo. Il contenimento dei
consumi, l’utilizzo di superfici edificate e di aree già compromesse, oltre che
un’accurata gestione di scarti, reflui e rifiuti consente, allo stato attuale
delle conoscenze tecnologiche, di perseguire agevolmente l’obbiettivo
concordato con l’Unione Europea di un significativo abbattimento delle
emissioni di CO2.
Politica energetica,
tutela del paesaggio e sostegno del settore agricolo competono certo in
primo luogo al governo nazionale ed alle istituzioni regionali : il ministro
Catania introducendo l’art. 65 nel cosiddetto decreto liberalizzazioni , per
parte sua ha voluto porre un freno al dilagare dei “campi” fotovoltaici e come
forum nazionale gli abbiamo espresso il nostro apprezzamento (http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/02/la-nostra-lettera-al-ministro-dellagricoltura-mario-catania/ ).
Molto altro resta da fare: Regione Lombardia e Provincia di Cremona potranno
giocare un ruolo importante nell’imminenza dell’emanazione delle nuove linee
guida per gli impianti da fonti di energia rinnovabile (FER) e una parte di
rilievo può competere anche alle amministrazioni locali le cui opinioni non
possono essere ignorate. Per questo vi chiediamo di procedere rapidamente alla
stesura di un “Regolamento
comunale per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili “ e di
inviare una lettera al Presidente Formigoni ed al presidente Salini nella quale
esprimiate una posizione decisamente contraria al consumo di suolo fertile e
coltivabile, a danno degli operatori rurali e ad esclusivo vantaggio della
speculazione.
Certi che volgiate
accogliere questa nostra richiesta, restiamo in attesa di un vostro cortese
cenno di riscontro e porgiamo distinti saluti.
COORDINAMENTO
CREMONESE, CREMASCO E CASALASCO
TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE E DELL’ATTIVITA AGRICOLA : MOZIONE DI IMPEGNO PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE INSTALLAZIONI
DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI E A BIOMASSA SUL TERRITORIO COMUNALE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI …………
·
Ritiene che la
terra fertile sia un bene comune, scarso
eprezioso
·
Considera preciso dovere delle istituzioni locali tutelare quella “parte di territorio il cui carattere deriva
dall’azione di fattori umani e naturali e dalle loro interrelazioni” che la
Convenzione europea (art.1) definisce
come “paesaggio”
·
Rileva
il grave pregiudizio arrecato ai redditi derivanti dall’attività
agricola e di allevamento dal diffondersi di pratiche speculative connesse al pur auspicabile
sviluppo di impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili
Assume pertantoformale impegno di predisporre
ed approvare un“Regolamento per il
risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “ nel quale,
tra l’altro
·
Si impedisca
l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra in aree naturali verdi
a qualsivoglia titolo protette (Plis inclusi) e in zone individuate dal PGT e
dal PTCP come “ambiti agricoli
strategici”.
·
Si impedisca –
a fronte del quadro normativo presente - la costruzione di <<serre finte>>,
erette al solo fine di percepire gli incentivi abbinati alle coperture
fotovoltaiche.
·
Si limitino le dimensioni degli impianti
a biomassa alle necessità energetiche ed alla quantità di rifiuti, scarti e
reflui dell’azienda agricola proponente,in sintonia con quanto raccomandato dal
Parlamento europeo con risoluzione del 12 marzo 2008
laddove si invitavano gli stati membri a “non
mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare della
popolazione”( art.17) ed a privilegiare “la produzione di biogas basata sull’effluente di allevamento animale,
fanghi e rifiuti animali e organici” (art.20).
IL CONSIGLIO COMUNALE DI …………si
impegna altresì
A presentare ISTANZA SCRITTA al Presidente delle
Provincia di Cremona ed al Presidente della Regione Lombardia, affinché le
istituzioni da loro presiedute operino per le rispettive competenze in tema
di Fonti da Energia Rinnovabile (FER)
nel pieno rispetto di una logica di sostenibilità,
così come definita nel 1987 dalla Commissione
mondiale sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite.Uno sconsideratouso
del suolo da parte delle generazioni attuali, non può che compromettere
irrimediabilmente la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie
necessità: una risorsa naturale, limitata e vitale, come la terra fertile va preservata, tutelata
e valorizzata .
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