domenica 28 aprile 2013

Trescore Cremasco: nasce "Avvelenati senza volerlo"

La Provincia di Cremona è in testa in Italia per numero di centrali a biogas e biomasse: erano 135 quelle già autorizzate alla data del 27 Settembre 2012. C'è però chi vuole approfondire la conoscenza sui rischi e sulle controindicazioni derivanti da una così massiccia presenza di tali impianti. A Trescore Cremasco si è da poco costituito il comitato Avvelenati senza volerlo: in paese si è già creato un caso a seguito dell'identificazione da parte dei Carabinieri di alcuni componenti che assistevano - con atteggiamento composto, secondo quanto riferito dalla stampa locale - al Consiglio Comunale. Il comitato ha convocato un assemblea pubblica per il prossimo Martedì 7 Maggio. Di seguito il volantino dell'evento ed il testo della proposta di mozione sulle Fonti di Energia Rinnovabile (FER) in ambito agricolo che abbiamo presentato circa un anno fa a tutti i sindaci della Provincia (e che è stata accolta da 6 comuni).


Gentili signori sindaci, presidenti dei consigli comunali, capi gruppo e consiglieri tutti,

vi scriviamo come articolazione locale della rete nazionale Salviamo il paesaggio- Difendiamo i territori, alla quale ad ora, in tutta Italia,  hanno aderito 588 associazioni/comitati e migliaia di cittadini. Trovate in allegato una bozza di mozione che vi chiediamo di porre all’ordine del giorno, discutere ed approvare quanto prima vi fosse possibile. Con il documento che portiamo alla vostra attenzione abbiamo voluto interpretare le preoccupazioni di molti residenti della nostra Provincia i quali vedono non senza sconcerto che sempre più terra fertile viene sottratta alla sua naturale(e tradizionale)  vocazione di produttrice di alimenti per uomini ed animali con devastanti conseguenze anche sul paesaggio rurale. Imprese e società interessate alla produzione elettrica da energie rinnovabili ed alla mera speculazione finanziaria sempre più frequentemente sottraggono campi ad agricoltori ed allevatori o per farne distese di silicio o per coltivarli a “carburante”.  Pienamente convinti che si debba perseguire con decisione la strada della riduzione di emissioni atmosferiche inquinanti, pensiamo che ciò non debba avvenire a scapito di una risorsa sempre più scarsa e preziosa quale il suolo. Il contenimento dei consumi, l’utilizzo di superfici edificate e di aree già compromesse, oltre che un’accurata gestione di scarti, reflui e rifiuti consente, allo stato attuale delle conoscenze tecnologiche, di perseguire agevolmente l’obbiettivo concordato con l’Unione Europea di un significativo abbattimento delle emissioni di CO2.
Politica energetica,  tutela del paesaggio e sostegno del settore agricolo competono certo in primo luogo al governo nazionale ed alle istituzioni regionali : il ministro Catania introducendo l’art. 65 nel cosiddetto decreto liberalizzazioni , per parte sua ha voluto porre un freno al dilagare dei “campi” fotovoltaici e come forum nazionale gli abbiamo espresso il  nostro apprezzamento (http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/02/la-nostra-lettera-al-ministro-dellagricoltura-mario-catania/ ). Molto altro resta da fare: Regione Lombardia e Provincia di Cremona potranno giocare un ruolo importante nell’imminenza dell’emanazione delle nuove linee guida per gli impianti da fonti di energia rinnovabile (FER) e una parte di rilievo può competere anche alle amministrazioni locali le cui opinioni non possono essere ignorate. Per questo vi chiediamo di procedere rapidamente alla stesura di un Regolamento comunale per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “ e di inviare una lettera al Presidente Formigoni ed al presidente Salini nella quale esprimiate una posizione decisamente contraria al consumo di suolo fertile e coltivabile, a danno degli operatori rurali e ad esclusivo vantaggio della speculazione.
Certi che volgiate accogliere questa nostra richiesta, restiamo in attesa di un vostro cortese cenno di riscontro e porgiamo distinti saluti.
 COORDINAMENTO CREMONESE, CREMASCO E CASALASCO





TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE E DELL’ATTIVITA AGRICOLA : MOZIONE DI IMPEGNO PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE INSTALLAZIONI DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI E A BIOMASSA SUL TERRITORIO COMUNALE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI …………
·         Ritiene che  la terra fertile sia  un bene comune, scarso eprezioso
·         Considera preciso dovere delle istituzioni locali  tutelare quella “parte di territorio il cui carattere deriva dall’azione di fattori umani e naturali e dalle loro interrelazioni” che la Convenzione europea  (art.1) definisce come “paesaggio”
·         Rileva  il grave pregiudizio arrecato ai redditi derivanti dall’attività agricola e di allevamento dal diffondersi di pratiche speculative connesse al pur auspicabile sviluppo di impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili
                              
Assume pertantoformale impegno di predisporre ed approvare unRegolamento per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “ nel quale, tra l’altro
·         Si impedisca l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra in aree naturali verdi a qualsivoglia titolo protette (Plis inclusi) e in zone individuate dal PGT e dal PTCP  come “ambiti agricoli strategici”.
·         Si impedisca – a fronte del quadro normativo presente - la costruzione di <<serre finte>>, erette al solo fine di percepire gli incentivi abbinati alle coperture fotovoltaiche.
·         Si limitino le dimensioni degli impianti a biomassa alle necessità energetiche ed alla quantità di rifiuti, scarti e reflui dell’azienda agricola proponente,in sintonia con quanto raccomandato dal Parlamento europeo con risoluzione del 12 marzo 2008 laddove si invitavano gli stati membri a “non mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare della popolazione”( art.17) ed a privilegiare “la produzione di biogas basata sull’effluente di allevamento animale, fanghi e rifiuti animali e organici” (art.20).
IL CONSIGLIO COMUNALE DI …………si impegna altresì
A presentare ISTANZA SCRITTA al Presidente delle Provincia di Cremona ed al Presidente della Regione Lombardia, affinché le istituzioni da loro presiedute operino per le rispettive competenze in tema di  Fonti da Energia Rinnovabile (FER) nel pieno rispetto di una logica di sostenibilità, così come definita nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite.Uno sconsideratouso del suolo da parte delle generazioni attuali, non può che compromettere irrimediabilmente la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie necessità: una risorsa naturale, limitata e vitale,  come la terra fertile va preservata, tutelata e valorizzata .

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