martedì 30 aprile 2013

Assemblea nazionale Sabato 4 Maggio a Bologna

Sabato 4 Maggio a Bologna, dalle 9:30 alle 18 allo spazio Senza Filtro in zona Fiera (via Stalingrado), si terrà l'Assemblea Nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori. Sul sito nazionale sono disponibili il programma della giornata ed informazioni varie: è inoltre possibile iscriversi on-line. Noi ci stiamo organizzando per partecipare e sicuramente alcuni di noi saranno presenti: se siete interessati comunicatecelo! 

lunedì 29 aprile 2013

Eventi di Maggio

Segnaliamo alcuni appuntamenti previsti per il mese di Maggio in occasione dei quali sarà possibile visitare aree e monumenti di particolare interesse storico e naturalistico presenti nel nostro territorio.

Mercoledì 1.5, come da tradizione, verranno aperte le porte del complesso monastico di San Sigismondo a Cremona.

Domenica 5.5 all'Acquario del Po di Motta Baluffi si terrà la Festa della Riserva Naturale Lanca di Gerole.

Domenica 19.5 presso la Riserva Naturale Le Bine, nei comuni di Calvatone e Acquanegra sul Chiese (MN), si terrà la Festa delle Oasi WWF.

Durante tutto il mese di Maggio inoltre si terranno le Giornate dei Castelli, in occasione delle quali verranno organizzate visite guidate nei centri di Pandino, Crema, Soncino, Pizzighettone, Torre de' Picenardi, Tornata, Castelponzone, San Giovanni in Croce, Casteldidone.

Il fiume Po lungo la Riserva Naturale Lanca di Gerole



domenica 28 aprile 2013

Trescore Cremasco: nasce "Avvelenati senza volerlo"

La Provincia di Cremona è in testa in Italia per numero di centrali a biogas e biomasse: erano 135 quelle già autorizzate alla data del 27 Settembre 2012. C'è però chi vuole approfondire la conoscenza sui rischi e sulle controindicazioni derivanti da una così massiccia presenza di tali impianti. A Trescore Cremasco si è da poco costituito il comitato Avvelenati senza volerlo: in paese si è già creato un caso a seguito dell'identificazione da parte dei Carabinieri di alcuni componenti che assistevano - con atteggiamento composto, secondo quanto riferito dalla stampa locale - al Consiglio Comunale. Il comitato ha convocato un assemblea pubblica per il prossimo Martedì 7 Maggio. Di seguito il volantino dell'evento ed il testo della proposta di mozione sulle Fonti di Energia Rinnovabile (FER) in ambito agricolo che abbiamo presentato circa un anno fa a tutti i sindaci della Provincia (e che è stata accolta da 6 comuni).


Gentili signori sindaci, presidenti dei consigli comunali, capi gruppo e consiglieri tutti,

vi scriviamo come articolazione locale della rete nazionale Salviamo il paesaggio- Difendiamo i territori, alla quale ad ora, in tutta Italia,  hanno aderito 588 associazioni/comitati e migliaia di cittadini. Trovate in allegato una bozza di mozione che vi chiediamo di porre all’ordine del giorno, discutere ed approvare quanto prima vi fosse possibile. Con il documento che portiamo alla vostra attenzione abbiamo voluto interpretare le preoccupazioni di molti residenti della nostra Provincia i quali vedono non senza sconcerto che sempre più terra fertile viene sottratta alla sua naturale(e tradizionale)  vocazione di produttrice di alimenti per uomini ed animali con devastanti conseguenze anche sul paesaggio rurale. Imprese e società interessate alla produzione elettrica da energie rinnovabili ed alla mera speculazione finanziaria sempre più frequentemente sottraggono campi ad agricoltori ed allevatori o per farne distese di silicio o per coltivarli a “carburante”.  Pienamente convinti che si debba perseguire con decisione la strada della riduzione di emissioni atmosferiche inquinanti, pensiamo che ciò non debba avvenire a scapito di una risorsa sempre più scarsa e preziosa quale il suolo. Il contenimento dei consumi, l’utilizzo di superfici edificate e di aree già compromesse, oltre che un’accurata gestione di scarti, reflui e rifiuti consente, allo stato attuale delle conoscenze tecnologiche, di perseguire agevolmente l’obbiettivo concordato con l’Unione Europea di un significativo abbattimento delle emissioni di CO2.
Politica energetica,  tutela del paesaggio e sostegno del settore agricolo competono certo in primo luogo al governo nazionale ed alle istituzioni regionali : il ministro Catania introducendo l’art. 65 nel cosiddetto decreto liberalizzazioni , per parte sua ha voluto porre un freno al dilagare dei “campi” fotovoltaici e come forum nazionale gli abbiamo espresso il  nostro apprezzamento (http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/02/la-nostra-lettera-al-ministro-dellagricoltura-mario-catania/ ). Molto altro resta da fare: Regione Lombardia e Provincia di Cremona potranno giocare un ruolo importante nell’imminenza dell’emanazione delle nuove linee guida per gli impianti da fonti di energia rinnovabile (FER) e una parte di rilievo può competere anche alle amministrazioni locali le cui opinioni non possono essere ignorate. Per questo vi chiediamo di procedere rapidamente alla stesura di un Regolamento comunale per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “ e di inviare una lettera al Presidente Formigoni ed al presidente Salini nella quale esprimiate una posizione decisamente contraria al consumo di suolo fertile e coltivabile, a danno degli operatori rurali e ad esclusivo vantaggio della speculazione.
Certi che volgiate accogliere questa nostra richiesta, restiamo in attesa di un vostro cortese cenno di riscontro e porgiamo distinti saluti.
 COORDINAMENTO CREMONESE, CREMASCO E CASALASCO





TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE E DELL’ATTIVITA AGRICOLA : MOZIONE DI IMPEGNO PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE INSTALLAZIONI DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI E A BIOMASSA SUL TERRITORIO COMUNALE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI …………
·         Ritiene che  la terra fertile sia  un bene comune, scarso eprezioso
·         Considera preciso dovere delle istituzioni locali  tutelare quella “parte di territorio il cui carattere deriva dall’azione di fattori umani e naturali e dalle loro interrelazioni” che la Convenzione europea  (art.1) definisce come “paesaggio”
·         Rileva  il grave pregiudizio arrecato ai redditi derivanti dall’attività agricola e di allevamento dal diffondersi di pratiche speculative connesse al pur auspicabile sviluppo di impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili
                              
Assume pertantoformale impegno di predisporre ed approvare unRegolamento per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “ nel quale, tra l’altro
·         Si impedisca l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra in aree naturali verdi a qualsivoglia titolo protette (Plis inclusi) e in zone individuate dal PGT e dal PTCP  come “ambiti agricoli strategici”.
·         Si impedisca – a fronte del quadro normativo presente - la costruzione di <<serre finte>>, erette al solo fine di percepire gli incentivi abbinati alle coperture fotovoltaiche.
·         Si limitino le dimensioni degli impianti a biomassa alle necessità energetiche ed alla quantità di rifiuti, scarti e reflui dell’azienda agricola proponente,in sintonia con quanto raccomandato dal Parlamento europeo con risoluzione del 12 marzo 2008 laddove si invitavano gli stati membri a “non mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare della popolazione”( art.17) ed a privilegiare “la produzione di biogas basata sull’effluente di allevamento animale, fanghi e rifiuti animali e organici” (art.20).
IL CONSIGLIO COMUNALE DI …………si impegna altresì
A presentare ISTANZA SCRITTA al Presidente delle Provincia di Cremona ed al Presidente della Regione Lombardia, affinché le istituzioni da loro presiedute operino per le rispettive competenze in tema di  Fonti da Energia Rinnovabile (FER) nel pieno rispetto di una logica di sostenibilità, così come definita nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite.Uno sconsideratouso del suolo da parte delle generazioni attuali, non può che compromettere irrimediabilmente la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie necessità: una risorsa naturale, limitata e vitale,  come la terra fertile va preservata, tutelata e valorizzata .

sabato 27 aprile 2013

Legambiente contro l'ubicazione del canile del Cremasco

Legambiente Alto Cremasco ha diffuso una comunicazione in cui viene criticata l'ipotesi di realizzare un canile a servizio dell'area cremasca in comune di Pieranica, in prossimità del PLIS dei Fontanili. Un canile a servizio di 53 comuni ha un impatto certamente non trascurabile. Si tratta inoltre di un'attività difficilmente compatibile con la destinaziona agricola dell'area interessata, inclusa negli ambiti agricoli strategici del PTCP. Pur riconoscendo la comodità di un canile a servizio del Cremasco ci chiediamo, anche a fronte del rilevante impegno economico previsto, se non sia possibile convenzionare i 53 comuni con strutture ancora insature presenti nelle zone confinanti oppure reperire aree già urbanizzate in aree idonee allo scopo.

Il fontanile Seredei, in prossimità dell'area dove si intende realizzare il canile

Il circolo Legambiente Alto Cremasco esprime il suo più netto dissenso rispetto alla scelta di ubicare il canile  del cremasco a Pieranica, in un’area ai confini con Capralba, a ridosso dell’incrocio verso Farinate  lungo la strada provinciale di collegamento Pieranica Vailate. Si tratta di una zona rurale di grande pregio, collocata nella fascia delle risorgive, inserita negli ambiti agricoli strategici del PTCP della provincia di Cremona, inclusa nel proposto PLIS dei fontanili di Pieranica e a pochissimi metri dal già istituito e riconosciuto Plis dei Fontanili di Capralba. Il luogo sul quale si progetta di costruire il canile è  letteralmente circondato da fontanili (v. immagine allegata) e in virtù delle tutele riservate ai capofonte  (e ai primi 200 metri di asta del canale emissario) dal vigente PTCP  (e PTR) riesce difficile immaginare una soluzione praticabile per gli scarichi, in assenza di ogni possibile collegamento con la rete fognaria. Come indicato dallo stesso PGT vigente di Pieranica (Norme geologiche) i terreni inclusi nell’area indicata dall’assemblea dei soci SCRP come adatta ad ospitare il canile sono caratterizzati da vulnerabilità idrogeologica molto alta e sono quindi “da salvaguardare per i valori ambientali in essa presenti e come riserva idrica>.  In aree a elevata vulnerabilità idrogeologica la normativa nazionale e regionale, pienamente recepita da quella locale, prescrive particolari cautele nell’edificazione e nella movimentazione della terra e impone che l’erezione di manufatti sia <<assentibile solo a condizione di accompagnare ogni progetto con indagini geognostiche in situ e con relazione geologica, geotecnica ed idrogeologica che determini la condizione locale della falda e le caratteristiche di portanza ed i cedimenti attesi, le modalità di scarico delle acque bianche e nere e quelle di aggottamento della falda>>; anche  l’autorizzazione di un eventuale pozzo deve essere sottoposta a VIA, ai sensi della DGR 29.12.99 n. 6/47582 e non può che stupire che SCRP avanzi addirittura l’ipotesi di consentire al   soggetto  gestore  di  esercitare  ulteriori  attività compatibili  con  il  servizio  richiesto  quali l’attività  di  cimitero  per  animali  di  affezione.

La faccenda del canile si sta trascinando oramai da molto tempo e come associazione e come cittadini non possiamo che rimanere sconcertati a fronte della soluzione ora proposta. Si tratta di una soluzione che consuma una preziosa risorsa collettiva quale è il suolo agricolo, che determina un impatto non sostenibile in un’area di pregio ambientale e che, non ultimo da considerare, prevede costi assai rilevanti destinati a gravare sull’intera popolazione del cremasco.  Non possiamo credere che con spirito di collaborazione e serietà di indagine non sia possibile individuare nell’ampio territorio dei 53 comuni aderenti a SCRP un area già compromessa, edificata, urbanizzata, abbandonata, dismessa – e che siano abbondanti è sotto gli occhi di tutti!- o anche solo parzialmente non utilizzata  che possa essere adatta allo scopo e che possa richiedere un investimento di gran lunga inferiore ai 750 mila euro previsti per la soluzione Pieranica.
Esprimiamo in ultimo l’auspicio che del lavoro di istruttoria, analisi e valutazione della scelta per l’ubicazione del canile si possa trovare a breve traccia  sul sito web della SCRP e su quelli delle numerose amministrazioni locali coinvolte: crediamo, infatti, ci debba essere  il massimo livello di  trasparenza possibile in questa come in tutte le altre vicende che riguardano l’ambiente e la vita dei cittadini.

Grazie per l’attenzione
Circolo Legambiente Altocremasco

mercoledì 24 aprile 2013

Eventi del ponte - 25 Aprile

Mercoledì 24 Aprile alle ore 20 presso il C.S.A. Dordoni di via Mantova 7 a Cremona si terrà la cena di autofinanziamento del neonato Comitato Anti Sfratti. Quella degli sfratti è una tematica drammaticamente attuale in tempi di crisi economica. Ricordiamo che, a fronte degli sfratti, l'ultima stima per la città di Cremona parla di circa 2000 appartamenti nuovi.


Giovedì 25 Aprile a Castelponzone (Scandolara Ravara) il FAI Giovani di Cremona organizzerà SeMiScambi, giornata di scambio di semi ed altre idee verdi. Sono previste anche visite guidate al paese di Castelponzone (certificato tra i borghi più belli d'Italia) ed escursioni in bicicletta all'Acquario del Po di Motta Baluffi ed alla cascina con orto biologico di Cingia de' Botti.


Vi auguriamo una buona Festa della Liberazione!

martedì 23 aprile 2013

Morbasco Sud: incoerenze nell'iter autorizzativo

Nell'attesa dell'approvazione definitiva della variante generale del PGT di Cremona, cui abbiamo contribuito presentando alcune osservazioni, facciamo un passo indietro grazie al gruppo Luci, che ha pubblicato la risposta inviata da Regione Lombardia a seguito di una richiesta di chiarimento riguardo all'iter autorizzativo del PII Morbasco Sud. Ne risulta che in occasione di questo ennesimo episodio di consumo di territorio, realizzato anche attraverso modifiche al Piano Geologico e al perimetro del PLIS del Po e del Morbasco, non sia stato richiesto agli uffici regionali il necessario parere di compatibilità idraulica delle previsioni dello strumento urbanistico. Una carenza del PGT vigente che ha indotto la Regione a suggerire al Comune forme di autotutela.

Bosco nei pressi dell'area Morbasco Sud

lunedì 22 aprile 2013

Mais alle aflatossine

Tre amministratori di comuni della Provincia di Cremona hanno inviato nei giorni scorsi ad alcuni consiglieri della Regione Lombardia la richiesta di presentare un'interpellanza onde approfondire la decisione, frutto di un accordo tra le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, di bruciare il mais alle aflatossine nei digestori. Al riguardo riportiamo l'intervento del prof. Stefano Montanari, direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostic di Modena, pubblicato dal blog Il Journal. Richieste per utilizzare il mais sono già state inviate relativamente ad alcuni impianti di Castelleone, Genivolta, Grontardo e Torre de' Picenardi.