venerdì 12 ottobre 2018

Commissione Paesaggio di Cremona: discussioni e dimissioni per l’insediamento Conad nell’area ex-Snum



A Cremona proseguono le discussioni sul futuro dell’area ex-Snum, un insediamento dismesso nel quale è prevista la realizzazione di un nuovo punto vendita Conad.

La zona interessata è quella in prossimità di Porta Mosa: è da queste parti che si trova il Bastione San Giorgio, l’ultima porzione di rilievo della cinta muraria della città. Un sito che periodicamente ritorna al centro delle cronache, dai vari progetti di recupero presentati e parzialmente realizzati alle ipotesi di urbanizzazione nelle ultime aree inedificate verso via Giordano, fino alla chiusura temporanea di parte della struttura in quanto pericolante. Si tratta in ogni caso di un’area di pregio, utilizzata anche per alcuni festival nella stagione estiva, una zona verde a ridosso del centro cittadino e della scuola d’infanzia San Giorgio.

L’area ex-Snum si trova dalla parte opposta di via Mosa ed affaccia su via Giordano. Per questa ragione l’ipotesi di recupero si va ad intrecciare ad un’altra tematica scottante per la politica cremonese: quella della Strada Sud, un’arteria che andrebbe a chiudere l’anello viabilistico intorno alla città col fine di bypassare la trafficata via Giordano, insistendo però nella zona di maggior pregio degli ambiti periurbani cittadini (a ridosso del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Po e del Morbasco). La Strada Sud ha visto negli ultimi anni contrapporsi comitati pro e contro l’opera: questi ultimi, oltre all’impatto ambientale, temono la possibilità di future speculazioni edilizie che andrebbero paradossalmente a peggiorare la qualità di vita della zona, oltre a stimare una riduzione del traffico su via Giordano molto contenuta. La Giunta guidata dal Sindaco Galimberti intende rimuovere la previsione della Strada Sud dal Piano di Governo del Territorio (PGT), anche se al momento non sono state messe in campo azioni alternative per migliorare la situazione di via Giordano (riassetto della viabilità della zona, riqualificazione della tangenziale cittadina) a suo tempo proposte dagli oppositori dell’opera. Nel frattempo sono state presentate le firme per indire un referendum consultivo sulla possibilità di non stralciare la Strada Sud dal PGT, sostenuta dall’opposizione in Consiglio Comunale.

In questo contesto la realizzazione dell’insediamento Conad porterebbe ad un prevedibile ulteriore peggioramento della situazione viabilistica della zona. Inoltre la città di Cremona ha visto negli ultimi anni un costante incremento di grandi insediamenti commerciali a fronte di una crisi sempre più evidente dei negozi storici e di vicinato del centro storico e di quartiere.

La questione dell’area ex-Snum è tornata recentemente al centro delle cronache a seguito delle dimissioni dalla Commissione Comunale per il Paesaggio del geologo Giovanni Bassi, rappresentante di Italia Nostra. La Commissione ha evidenziato diverse criticità e ad oggi non ha espresso un parere positivo sull’intervento. Lo stesso Bassi a maggio aveva presentato delle richieste all’Amministrazione, senza ricevere risposta. Un aspetto particolarmente interessante sollevato da Bassi è quello relativo al riaffiorare, a seguito degli scavi realizzati nell’area, della Cremonella, un corso d’acqua che correva a ridosso della cinta muraria, successivamente deviato ed interrato. Il geologo, evidenziando come la Cremonella debba considerarsi bene indisponibile, proponeva di riportare il corso d’acqua sull’antico tracciato e sdemanializzare il tracciato attuale.

Le dimissioni di Giovanni Bassi sono dovute anche ad obiezioni riguardanti altri progetti: uno di questi prevede l’innesto di solai di una nuova edificazione su quello che resta di un’altra porzione delle mura medievali della città, mentre nel caso del Piano Integrato di Intervento Cremona City Hub sotto accusa è finita la mancata valorizzazione del Cavo Cerca, un altro canale interrato che sta peraltro originando alcuni problemi di tenuta nelle strade limitrofe.
Gli interrogativi rimasti in sospeso rimangono quindi irrisolti ma riguardano aspetti fondamentali della progettualità di un’idea della città, in rapporto a problemi odierni come quelli della viabilità e del traffico ma anche alla propria storia e al disegno urbanistico originario, alle antiche cinte murarie e al reticolo idrico storico.

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