lunedì 24 marzo 2014
mercoledì 19 marzo 2014
"Il risveglio del fiume segreto" a Dosolo (MN)
Al Circolo Gulliver di Dosolo
domenica 23 marzo ore 17.30, proiezione del film
IL RISVEGLIO DEL FIUME SEGRETO
in viaggio sul PO con Paolo Rumiz
di Alessandro Scillitani
di Alessandro Scillitani
Un viaggio attraverso il Grande Fiume fatto di incontri, cibo, avventure, ma che rappresenta anche la riscoperta di un corso d'acqua selvaggio, segreto, incontaminato che sprigiona bellezza nonostante i disastri ambientali causati dall'uomo.
SARANNO PRESENTI IN SALA
IL REGISTA ALESSANDRO SCILLITANI
DAMIANO CHIARINI presidente dell'associazione Persona-Ambiente di Casalmaggiore
GRAZIANO GRAZIANO che ha svolto per molti anni la professione di meatore
martedì 18 marzo 2014
22a Giornata Fai di Primavera
Di seguito l'elenco dei monumenti situati in Provincia di Cremona che saranno aperti al pubblico in occasione della 22a Giornata Fai di Primavera (Sabato 22 e Domenica 23 Marzo). Sul relativo sito internet sono disponibili i dettagli.
PALAZZO BENZONI – SCOTTI – MARTINI GIOVIO DELLA TORRE – DONATI DE CONTI
Indirizzo: Via Fortunato Marazzi, 7, 26013, Crema, CROrario:
Sabato: ore 10.00 – 12.30 (ultimo ingresso ore 12.00)/ 14.00 - 17.30 (ultimo Ingresso ore 17.00)
Domenica: ore 10.00 – 12.30 (ultimo ingresso ore 12.00)/ 14.00 - 17.30 (ultimo Ingresso ore 17.00)
EX CONVENTO DEI GESUITI: CONSORZIO DI BONIFICA DUGALI, NAVIGLIO, ADDA SERIO
Itinerario:Le sedi delle magistrature cremonesi delle acque
Indirizzo: Via Ponchielli, 5, 26100, Cremona, CR
Bene fruibile a persone con disabilità fisica
Orario:
Sabato: ore 10.00 – 12.30 (ultimo ingresso ore 12.00)/ 14.00 - 17.30 (ultimo Ingresso ore 17.00)
Domenica: ore 10.00 – 12.30 (ultimo ingresso ore 12.00)/ 14.00 - 17.30 (ultimo Ingresso ore 17.00)
PALAZZO ZIGNANI: CONSORZIO IRRIGAZIONI CREMONESI, NAVIGLIO DELLA CITTÀ DI CREMONA
Itinerario:Le sedi delle magistrature cremonesi delle acque
Indirizzo: Via Battisti, 21, 26100, Cremona, CR
Bene fruibile a persone con disabilità fisica
Orario:
Venerdì: ore 17.30
Nota. Ingresso riservato agli Iscritti FAI
Sabato: ore 10.00 – 12.30 (ultimo ingresso ore 12.00)/ 14.00 - 17.30 (ultimo Ingresso ore 17.00)
Domenica: ore 10.00 – 12.30 (ultimo ingresso ore 12.00)/ 14.00 - 17.30 (ultimo Ingresso ore 17.00)
mercoledì 12 marzo 2014
Proposto lo studio di "Ti-Bre ferroviario"
Sabato 1 Marzo a Casalmaggiore si è tenuta la presentazione dello studio In Europa con il Ti-Bre ferroviario, realizzato da Eidos Soc. Coop. su commissione di Ti-Bre Srl. Sono intervenuti numerosi tecnici, amministratori locali e politici di rilievo nazionale. In particolare sono stati illustrati i vantaggi dell'utilizzo del percorso Parma-Casalmaggiore-Piadena-Mantova rispetto al percorso Parma-Suzzara-Poggio Rusco-Verona, in termini di costi, tempi di percorrenza e chilometraggio. L'adeguamento di queste tratte già esistenti rappresenterebbe inoltre la possibilità di sottrarre una porzione del traffico di merci e persone dal trasporto su gomma, a favore di quello su rotaia. Un resoconto dell'incontro è disponibile sul sito Parma Today.
lunedì 10 marzo 2014
Proposta di riforma della L 394/91: l'appello di 8 associazioni
Comunicato stampa di CTS, FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Pronatura, Touring Club Italiano e WWF Italia.
http://www.italianostra.org/ wp-content/uploads/RIFORMA- LEGGE-sui-PARCHI-ATTACCO-ALLA- NATURA.pdf
http://www.italianostra.org/
Riforma della legge sui parchi attacco alla natura. Caccia nei
parchi, silenzio assenso sulle nuove opere di trasformazione del
territorio, tassa sugli impatti ambientali, gestione dei parchi in mano
ai Comuni, interessi privati delle imprese agricole nei consigli
direttivi, così il Senato prepara l’attacco alla Natura d’Italia.
La Commissione Ambiente del Senato ha completato la discussione sulle
proposte di Legge per la modifica della normativa quadro sulle aree
naturali protette, la Legge 394 del 1991, definendo il testo unico che
andrà all’approvazione definitiva. Le maggiori Associazioni
ambientaliste, CTS, FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness,
Pronatura, Touring Club Italiano e WWF Italia lanciano l’allarme per un
autentico ed inaccettabile attacco alla natura. La proposta di legge
prevede l’introduzione del silenzio assenso per il nulla osta rilasciato
dagli Enti Parco, la caccia nei parchi mascherata da controllo
faunistico per tutte le specie, royalty per le opere ad elevato impatto
ambientale, aumento del potere dei Comuni nella gestione dei parchi e
nuove categorie di parchi per soddisfare solo gli interessi di alcuni
territori.
Le 8 maggiori Associazioni ambientaliste si appellano ai Senatori
chiedendo di fermare questo colpo di mano che rischia di trasformare la
Legge quadro sulle aree naturali protette in uno strumento per sferrare
un attacco mortale al patrimonio naturale del nostro Paese. Questa
proposta di riforma della Commissione Ambiente del Senato non è solo
inopportuna ma è pericolosa per le sorti della natura italiana.
Le Associazioni ambientaliste chiedono per questo l’eliminazione dal testo unificato che sarà portato in aula per l’approvazione definitiva delle modifiche ritenute lesive dei principi e finalità della Legge quadro approvata nel 1991 e rivolgono un appello ai Senatori della tredicesima Commissione affinché sia fermata questa sciagurata riforma.
Le Associazioni ambientaliste chiedono per questo l’eliminazione dal testo unificato che sarà portato in aula per l’approvazione definitiva delle modifiche ritenute lesive dei principi e finalità della Legge quadro approvata nel 1991 e rivolgono un appello ai Senatori della tredicesima Commissione affinché sia fermata questa sciagurata riforma.
Le Associazioni ambientaliste, CTS, FAI, Italia Nostra, LIPU,
Mountain Wilderness, Pronatura, Touring Club Italiano e WWF Italia
chiedono al Parlamento di favorire le condizioni per un ampio confronto
con tutte le parti interessate sul rilancio del ruolo dei parchi e delle
riserve naturali per garantire una efficace conservazione del
patrimonio naturale del Paese e si adopereranno nei prossimi giorni per
far meglio comprendere al Senato la necessità di fermare questa riforma.
Roma, 7 marzo 2014
Cosa prevede la riforma della legge 394/1991 proposta dalla commissione ambiente del Senato
Ecco le principali proposte di modifica della Legge quadro sulle aree
naturali protette che preparano il nuovo attacco alla Natura d’Italia:
1. CONTROLLO DELLA FAUNA SELVATICA NELLE AREE NATURALI PROTETTE:
Le Associazioni evidenziano i rischi di pericolosi effetti collaterali
delle modifiche proposte alla Legge quadro sui parchi sulla normativa
nazionale sulla caccia (la Legge n.157/92), che porterebbero sicuramente
all’avvio di una nuova procedura d’infrazione dal parte dell’Unione
Europea. Con artifizi giuridici si vuole legittimare l’ingresso dei
cacciatori nei parchi per la gestione della fauna selvatica, confermando
pratiche che si sono già diffuse in molti parchi senza una soluzione
concreta dei problemi dovuti al sovrannumero di alcune specie, come il
cinghiale.
2. SILENZIO ASSENSO SUL NULLA OSTA DEGLI ENTI PARCO:
La proposta di modifica prevede la sostituzione dell’art. 13 della
Legge quadro introducendo nella procedura del nulla osta rilasciato
dagli Enti Parco sulle nuove opere e progetti all’interno dell’area
protetta il silenzio assenso dopo 60 giorni. Un provvedimento che
rischia di ridurre la capacità di controllo degli Enti Parco sulle
trasformazioni del territorio, in considerazione anche delle ridotte e
inadeguate piante organiche degli Enti di gestione.
3. GESTIONE DEI PARCHI IN MANO AI COMUNI: La
proposta di riforma del Senato prevede nella procedura di approvazione
del Piano del Parco, il principale strumento di gestione dell’area
naturale protetta, l’obbligo dell’intesa con i Comuni. Il Piano del
Parco viene oggi adottato dal Consiglio Direttivo dell’Ente costituito
al 50% dai Comuni, dopo consultazione della Comunità del Parco
costituita dai Comuni e da altri Enti Locali. La proposta del Senato
introdurrebbe anche l’obbligo dell’intesa con i Comuni da parte della
Regione che approva definitivamente il Piano. Si consegna
definitivamente in questo modo la gestione dei Parchi nelle mani dei
Comuni.
4. FINANZIAMENTO DEI PARCHI ATTRAVERSO ROYALTY:
Contestato dalle Associazioni ambientaliste il meccanismo di pagamento
di royalty agli Enti Parco da parte di titolari di attività economiche
ad elevato impatto ambientale operanti o possibili all’interno delle
aree naturali protette e nelle aree contigue. Il rischio di gravi
condizionamenti dell’operato degli Enti Parco è senza dubbio elevato se
dovesse essere confermato l’approccio previsto dalla proposta del
Senato. Serve piuttosto un necessario approfondimento per introdurre nel
nostro ordinamento il tema del pagamento dei servizi ecosistemici per
assicurare comunque la prevalenza della tutela della natura su altri
particolari interessi economici e, al tempo stesso, il rafforzamento dei
divieti nella legge, in modo da porre il Parco più al riparo dalle
possibili, e anzi probabili, pressioni finalizzate all’ingresso di nuove
attività il più delle volte non compatibili con la specifica qualità
ambientale dei Parchi italiani.
5. COMPOSIZIONE DEI CONSIGLI DIRETTIVI: Dopo
l’approvazione del DPR n.78 del 2013 che ha rivisto la composizione dei
Consigli direttivi dei Parchi nazionali, portando da 12 a 8 i componenti
e modificando i soggetti coinvolti, si ritiene inopportuno intervenire
di nuovo con l’inserimento di un rappresentante delle Associazioni di
categoria degli agricoltori, senza rivedere la composizione ed il ruolo
della Comunita’ del Parco. Nell’organo di governo dei parchi nazionali
devono sempre prevalere gli interessi pubblici generali rispetto a pur
legittimi interessi particolari e di settore. In una eventuale revisione
della composizione dei Consigli direttivi dovrebbe essere valutato
anche l’inserimento di un esperto in temi di tutela paesaggistica e beni
culturali. Su questo tema tra l’altro è già intervenuto il Governo con
un articolo presente nel collegato ambientale alla Legge di Stabilità.
6. NASCONO I PARCHI GEOLOGICI SOLO A VANTAGGIO DI ALCUNI TERRITORI:
Viene introdotta nella Legge quadro la categoria dei Parchi geologici
nazionali, categoria non prevista dalla classificazione internazionale
dell’IUCN, per finanziare la fallimentare esperienza dei parchi
geominerari. Il condivisibile obiettivo del recupero delle miniere e
cave abbandonate non può essere spacciato per conservazione della natura
favorendo la nascita di Parchi nazionali speciali con una ridotta
tutela del patrimonio naturale (nei parchi geologici sarebbe ad esempio
consentita la caccia). La Legge 394 del 1991 già consente oggi la
nascita di Parchi nazionali per tutelare emergenze geologiche e
geomorfologiche, come già avvenuto nel caso del Parco Nazionale del
Vesuvio.
7. IL RUOLO DELLA FEDERPARCHI: La proposte di Legge
dei Senatori attribuirebbero a Federparchi il ruolo esclusivo di
rappresentanza degli Enti gestori delle aree naturali protette, sebbene
Federparchi sia un’Associazione di categoria che non riunisce tutti i
soggetti che hanno oggi la responsabilita’ della gestione delle aree
naturali protette. Si costituirebbe per legge una sorta di monopolio
della rappresentanza degli Enti gestori dei Parchi e Riserve naturali
del nostro Paese che davvero non pare giustificato e corretto.
La richiesta delle 8 maggiori Associazioni ambientaliste è di
stralciare questi punti dal testo che il Senato dovrà approvare nelle
prossime settimane, favorendo un percorso diverso e mirato al rilancio
delle aree protette e della loro missione.
venerdì 7 marzo 2014
lunedì 3 marzo 2014
T-TIP: l'appello di Alex Zanotelli
T-TIP (PARTENARIATO TRANSATLANTICO PER IL
COMMERCIO E GLI INVESTIMENTI)
UNA NATO DEL COMMERCIO? NO , GRAZIE!
In questa campagna elettorale per il
Parlamento Europeo, riteniamo estremamente importante un serio dibattito, non solo
in Italia, ma in tutti i 28 paesi della UE, sul Trattato di libero scambio fra gli Stati Uniti e l’Unione Europea, noto
come Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti(T-TIP).
Le trattative iniziate in tutta
segretezza lo scorso luglio, a Washington, sono condotte da un pugno di esperti
della Commissione Europea e dal Ministero del Commercio USA. A dicembre, sempre
a Washington, c’è stato il terzo ‘round’ di negoziati. Nonostante la maretta
dopo lo scandalo Datagate, i negoziati sembrano procedere a gran velocità: a
marzo si terrà a Bruxelles il quarto round di negoziati.
Questo Trattato creerà la più grande
area mondiale di libero scambio fra due economie che rappresentano metà del PIL
mondiale e un terzo dei flussi commerciali. Tutto questo con grande esultanza
del mondo degli affari. “Il Trattato più importante del mondo”-ha sentenziato
‘Il Sole 24 ore’ (26 ottobre 2013). Ma perché tanta euforia? Secondo il
Commissario al Commercio UE, Karel de Gucht, il Trattato offrirà all’Europa due
milioni di posti di lavoro in più, 119 miliardi di euro di PIL, che equivale a
545 euro in più all’anno per ogni famiglia. Per di più, ci sarà un incremento
del 28% delle vendite di prodotti europei negli Stati Uniti e dell’1% del PIL.
Sono molti a contestare la veridicità di questi dati , e a ridimensionarli. Ma
ben pochi si chiedono quali saranno le conseguenze per l’Unione Europea.
“Il Trattato-scrive Monica De Sisto
- punta ad abbattere non tanto le tasse doganali tra UE e USA già basse, ma le
cosiddette Barriere Non Tariffarie cioè i divieti di importazione e di tasse
specifiche che, anche grazie alle grandi battaglie contro la carne agli ormoni,
il pollo lavato con il cloro, gli ftalati nei giocattoli, i residui dei
pesticidi nel cibo, gli OGM e così via, tengono lontane dal nostro mercato
i prodotti non sicuri, tossici.”
Infatti con il T-TIP cadranno le
tasse e le tariffe che hanno tenuto lontano questi prodotti .
Il T-TIP avrà pesanti conseguenze
sull’ambiente, lavoro e la stessa nostra democrazia. A livello ambientale, il Trattato
incrementerà l’esportazione di combustibili fossili e gas estratti con il
‘fracking’ e permetterà alle
multinazionali del petrolio di portare in tribunale i governi nazionali che
introducessero regolamentazioni restrittive al riguardo, ma di fare anche
ricorso contro legislazioni ambientali nazionali. Con la crisi ecologica in
atto, tutto questo avrà conseguenze devastanti.
Il Trattato avrà pesanti ricadute
anche sul mondo del lavoro, aggirando le norme del diritto al lavoro
e svuotando le normative per la protezione dei lavoratori. Ma sarà
soprattutto la nostra stessa democrazia, già così debole, ad uscirne
azzoppata. Il T-TIP è infatti un negoziato stipulato in totale segretezza senza
la partecipazione attiva dei cittadini. (Né il Parlamento Europeo né il
Congresso USA sono a conoscenza dei negoziati). E’ un vero e proprio colpo di
Stato da parte dei poteri economico-finanziari che oggi governano il Pianeta.
E’ la vittoria delle lobby
(multinazionali e banche) che hanno a Bruxelles quindicimila agenti e
tredicimila a Washington, stipendiati a fare pressione sulle istituzioni. “E’
un progetto politico-ha scritto Stefano Rodotà-ad asservire ancor più i
lavoratori ai piani delle corporations, privatizzare il sistema sanitario e
sopraffare qualsiasi autorità nazionale che volesse ostacolare il loro modo di
agire.”
Il T-TIP guarda anche lontano, alla
leadership mondiale. “Il Trattato potrebbe veicolare la strategia delle élites
private della UE e USA- ha scritto Kim Bizzarri nell’opuscolo “T-TIP, un
Trattato dell’Altro Mondo” – per condizionare le economie emergenti come i
BRICS e i Paesi dell’ASEAN e per conquistare la leadership internazionale su un
ordine mondiale in cambiamento che minaccia l’egemonia USA e UE, ma anche per
forzare il Sud del mondo verso un tipo di sviluppo dettato dagli interessi UE e
USA.”
Come cittadini non possiamo
accettare un tale MOSTRO economico-finanziario che sarà pagato caro da miliardi
di esseri umani, costretti a vivere tirando la cinghia. Per questo il T-TIP deve diventare
soggetto di pubblico dibattito nelle prossime elezioni del Parlamento europeo,
che si terranno a maggio. Lo stesso lo abbiamo
chiesto per l’Accordo di Partenariato Economico(EPA), che la UE vuole imporre
ai paesi impoveriti(Africa, Caraibi e Pacifico-ACP).( Per firmare l’appello
:Fermate gli EPA www.ildialogo.org)
Quando la finiremo con questi
FTA(Accordi di libero commercio) che fioriscono ovunque, dal NAFTA al CAFTA?Espressioni evidenti del trionfo del mercato e delle sue
leggi ,che permettono a pochi di
ammassare enormi ricchezze a spese dei molti:gli 85 uomini più ricchi al mondo
hanno l’equivalente di tre miliardi e mezzo dei più poveri. “Tale squilibrio-ha
scritto Papa Francesco- procede da ideologie che difendono l’autonomia assoluta
dei mercati e della speculazione finanziaria. Perciò negano il diritto di
controllo degli incaricati di vigilare per la tutela del bene comune”!
E per di più, la più grande area di libero scambio al mondo, creata dal T-TIP, sarà difesa da un apparato militare (la
NATO e gli USA), che ingoierà buona parte dei 1700 miliardi di dollari che
spendiamo per armi ogni anno nel mondo. Le armi servono a difendere il 20% del
mondo ricco che si pappa il 90% dei beni prodotti.
Solo una vasta protesta di massa in
tutta Europa potrà sgominare questo nuovo Trattato. Nel 1998, con una grande protesta,noi
europei siamo riusciti a sconfiggere il MAI(Accordo Multilaterale sugli
Investimenti) che è quasi la copia del T-TIP. Abbiamo vinto dicendo MAI al MAI!
Possiamo fare altrettanto con il T-TIP.
Chiediamo a tutti,credenti e non, di
aderire a questa importante campagna per fermare un Trattato Intrattabile(per
maggiori informazioni in campo europeo, vedi http://www.s2bnetwork.org;
per informazioni alla campagna italiana STOP T-TIP, vedi
stop-ttip@googlegroups.com)
Ma chiediamo soprattutto alle
chiese, alle comunità cristiane, all’associazionismo di ispirazione cristiana,
di mobilitarsi contro la più grande ‘Statua Imperiale’ mai eretta, convinti che
un ‘sassolino’ la può far crollare(Daniele,3). Diamoci da fare perché questo
avvenga!
Alex Zanotelli
Napoli, 22 febbraio 2014
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